TUSCIA ARCHEO-ILLOGICA di Giovanni Feo
Un noto e apprezzato studioso della lingua etrusca, il professore Alessandro Morandi, ha pubblicato in rete una relazione su un cippo-altare etrusco rinvenuto a Bolsena. L’importanza del reperto risiede in un’iscrizione dove sono riportati i nomi di alcuni aruspici, tra questi compare il noto nome della famiglia HESCANAS. In località Porano, tra Bolsena e Orvieto, è infatti ben conosciuto il sepolcro degli HESCANAS, tomba decorata con pregevoli affreschi parietali e appartenuta, oggi sappiamo, molto probabilmente, a un’importante famiglia sacerdotale di Bolsena.Ciò è molto probabile perché il cippo-altare di Bolsena è stato rinvenuto là dove gli HESCANAS erano di casa, ovvero dove operavano, nel luogo (un santuario) specifico dove si è voluto celebrarne la memoria.
Finora nessuno ha voluto collegare il cippo-altare di Bolsena con la tomba di Porano che, per volontà degli archeologi riuniti a Orvieto, continua a essere classificata come tomba di Orvieto. Caso analogo è quello delle necropoli del Lauscello, situato a 1 km da Bolsena ( Vietena) e a 12 Km da Orvieto, anch’essa, sempre secondo i succitati archeologi, appartenuta a Orvieto…
A quando il lago di Bolsena diventerà il lago di Orvieto ? O forse lo è già ….? Non credo, ma ci vuole tempo perché la visione dell’originario territorio possa essere accettata e condivisa: un territorio sapientemente delineato da fondazioni, orientazioni e allineamenti, secondo i parametri di una “disciplina” del territorio e dell’ambiente di cui Cicerone ha scritto: “ l’Etruria conosce profondamente i presagi ottenuti nei luoghi toccati dagli influssi celesti e sa interpretare il senso di ogni manifestazione eccezionale e prodigiosa.” (De Divinatione, I, 92).
Restano tangibili segni sul territorio, ma servono occhi che vedono, invece di guardare. E’ l’esatto opposto di quanto sostenuto: il territorio di Volsinii-Bolsena comprendeva Orvieto e non viceversa.
G. Feo