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Duomo di Sovana

Il Duomo di San Pietro è situato sull’antica acropoli etrusca di Sovana. I resti di un tempio etrusco vi vennero parzialmente alla luce pochi anni orsono. La chiesa, in posizione alta e dominante, la si può quindi scorgere da vari punti del territorio. Un primo edificio cristiano, un battistero dedicato a San Giovanni, precedette l’attuale duomo. Forse l’attuale cripta e i rilievi “romanici” che decorano la chiesa furono parte di quel primo edificio (VIII sec. d.C.) che, in seguito, fu più volte rimaneggiato tra il XI e il XIV secolo. Non pochi indizi indicano che in Sovana fu presente l’Ordine del Tempio e ciò sarebbe in connessione con i particolari rilievi simbolici del duomo, soprattutto nel portale e sui capitelli delle colonne.

Archeoastronomia

Secondo una ricerca effettuata da A. Gaspani (vedi “Il duomo romanico di Sovana”, di G. Feo e A. Carrucoli), archeoastronomo dell’osservatorio di Brera (MI), il Duomo di Sovana ha un’orientazione inusuale. Invece di essere orientata sull’asse est-ovest, come richiede la tradizionale norma, la chiesa è orientata verso l’alba del solstizio estivo. In quel giorno un raggio solare attraversa la chiesa nella sua lunghezza, passando attraverso la stretta finestrella dietro l’altare maggiore. Il solstizio estivo è giorno associato a San Giovanni Battista, santo particolarmente venerato dai templari, e dato che il Duomo precedentemente era dedicato a quel santo, ne consegue la verosimile ipotesi di una relazione tra il duomo sovanese e il templarismo.

Simbolismo

Il Duomo è ricco di rilievi scultorei il cui simbolismo si colloca in ambito pre-cristiano. Simboli “pagani”, ancora fortemente diffusi nelle campagne, vennero accolti all’interno delle pievi romaniche. Nella navata centrale, sulla destra in alto, è apposta una grande testa taurina, di colore scuro. Teste di tori e di vitelli sono numerose sui capitelli delle colonne, accanto a volti “longobardi”, fiori della vita, meandri, spirali, simboli floreali, vegetali e geometrici.

Le colonne a due colori, quasi un’ideale scala per il cielo, hanno pianta a croce celtica e risultano simili a quelle di una celebre chiesa di ispirazione templare, N?tre Dame de l’Epine. Il serpente, icona antichissima del “potere della terra”, è raffigurato sotto la finestrella esterna dell’abside, nascosto tra le palmette di una cornice; lo si vede, a bocca aperta e la coda rivolta all’insù, sopra il terzo pilastro della navata di destra. Il portale esterno (VIII sec. d.C.) è un capolavoro di arte simbolica. Si riconoscono: una sirena bicaudata, antica icona della fertilità, un cavaliere armato, gli uccelli del paradiso (pavoni) e l’albero della vita, rose a più petali, leoni, un’orante e numerosi intrecci a meandro e figure spiraliformi.